Read me in your language

lunedì 9 luglio 2012

Le 3 facciate della Sagrada Familia



La SAGRADA FAMILIA, opera incompiuta dell'artista Antoni Gaudì, è la giusta miscela di stili architettonici differenti. 

Nata da un progetto iniziale neogotico, affidato a Francisco de Paula del Villar y Lozano, nel 1883 il lavoro fu affidato a Gaudì, il quale rispettò l'idea originaria apportandovi delle modifiche man mano che la costruzione procedeva.
Così nacquero, lungo la facciata della Natività e della Passione, le quattro torri dal sapore fantastico che ricordano dei castelli di sabbia.
La mancanza di un progetto ben definito su carta provocò uno stallo dei lavori dopo la morte improvvisa dell'architetto.



La Sagrada Familia è ancora un cantiere a cielo aperto ma che non nasconde la sua bellezza dietro alle gru.
Con le sue innumerevoli allegorie e simbolismi mistici è il manifesto della cristianità. 
Le sue 18 guglie rappresentanti in ordine ascendente i 12 apostoli, i 4 evangelisti ( il cima alle quali vi sono i simboli di ognuno), la Madonna e Gesù
Importanti anche le 3 facciate (la Facciata della Natività, della Passione e della Gloria, non ancora realizzata. ), progettate per raccontare la storia della cristianità, come se fossero pagine di un libro da sfogliare con gli occhi.











Dettaglio della Facciata della Natalità sulla rappresentazione della "Coronazione di Maria" sul Portale della Carità
La scena rappresentata sembra in contrasto con il senso generale della facciata, ovvero eloggiare la nascita di Gesù. 
Il dubbio si dissipa con il fatto che Maria fosse stata concepita senza peccato fin dal principio e quindi meritevole di essere la Regina dei Cieli.
Al di sopra di questa composizione si innalza l'albero della vita rappresentazione del Corpo di Cristo che ascende al cielo.





















La facciata della Passione, opera del controverso Josep Subirachs , rappresenta con simbolismi la Passione di Cristo. Particolare il quadrato magico , all'interno del quale le combinazioni di numeri, sia verticalmente che orizzontalmente, ottengono il numero 33; anche se non possiamo propriamente parlare di quadrato magico, poichè mancano i numeri 12 e 16 sostituiti dalla ripetizione del 10 e il 14

Fra le ipotesi per scovare la motivazione di tale ripetizione, spicca quella che vedrebbe la loro somma corrispondere alla parola INRI Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum ).
10+10+14+14= 48 , il quale è anche somma di 9 (I) + 13 (N)+ 17 (R)+ 9 (I) ...un pò fantasiosa e forzata a mio parere. Ma con i numeri è sempre divertente giocare e trovare combinazioni.















Dettaglio, dal basso verso l'alto, della "Veronica" e 
della "Crocifissione"











Dettaglio della "Morte di Gesù" e dei suo trasporto nella cripta.






Ed ecco, giusto per rabbrividire un pò, l'ultima facciata!
 




















domenica 8 luglio 2012

Los colores de Barcelona!




Il mio ultimo viaggio risale ad un mesetto fa: Barcellona!
Era la prima volta che la visitavo ma non vi nascondo il mio scarso entusiasmo all'idea di toglierla dalla mia lista. Probabilmente era per la delusione avuta da Madrid, fatto stà che, al mio ritorno, le sensazioni furono le stesse del ritorno dalla capitale spagnola.
Una bella e particolare città, senza ombra di dubbio, ma che non mi ha lasciato così forti e tangibili emozioni da smaniare per tornarci.
Ovviamente non mi sono fatta mancare qualche scatto lungo la Rambla, il porto, la Sagrada Familia e il Parque Guel!






IL MERCATO BOQUIERA DI BARCELLONA

Lungo la Rambla, a metà percorso sulla destra se la vostra direzione è verso il porto, troverete l'entrata del mercato rionale di Barcellona. 
Un vasto spazio coperto vi invaderà con la sua esplosione di colori, sfumature e profumi di enormi varietà di frutta, dolci, spezie e cibi.








IL PORTO



Dopo atletici svicolamenti dai procacciatori dei ristoranti sulla Rambla, finalmente arrivai al porto













venerdì 6 luglio 2012

THE AMAZING SPIDERMAN

Finalmente il tanto atteso nuovo film su Spiderman è uscito nelle sale italiane.
Ieri, allo spettacolo serale, ero in prima fila, convinta di star per perdere il mio tempo davanti ad un film che non avrebbe reso giustizia al gran personaggio che è Peter Parker.


Dopo un inizio a rilento ( con un lungo preambolo incentrato in una tipica storia travagliata di un bambino abbandonato dai genitori e dal passato costellato di ricordi ai quali non sa dare delle spiegazioni) , dopo che Peter, con un espediente piuttosto ridicolo e tipicamente da film , riesce a diventare un supereroe e dopo aver compreso che lo spirito di vendetta non avrebbe giovato al suo spirito,  il film inizia!



Per quanto sia chiaro e palese che questo sia solo il prologo di una sconfinata serie di film , ho trovato intollerabile 3 cose:
- il blocco temporale di zio Ben e zia May ed in particolare i capelli tinti di quest'ultima.
- il viso troppo umanizzato di un Lizard dal fisico pompato (un fisico che avrei visto più idoneo al Venom de "Spiderman 3", il quale invece era piuttosto mingherlino) 
- il ragno...o meglio i ragni. Erano tanti e geneticamente modificati...tutti lì sulle loro ragnatele , pronti per mordere chiunque gli fosse capitato a tiro.Così potremmo essere tutti degli Spiderman...dove sarebbe allora la particolarità di un ragazzo qualunque e unico che diventa un supereroe?



Poi, giusto per fare dell'altro spicciolo spoiler, epica la scena nella quale Peter si rende conto di chi sia in realtà Lizard. Credo di aver riso per almeno 5 minuti nel vedermi comparire davanti agli occhi un topo (al quale avevano precedentemente iniettato il siero) ormai trasformato in un famelico topo/lucertola/gremlin , mangiucchiare il suo compagno topo.


Ma per quanto vi siano state queste cose a farmi totalmente rabbrividire, parallelamente ho apprezzato il ruolo di Flash, la complicità fra Peter e Gwen, l'atteggiamento sbruffoncello e spavaldo di uno Spiderman adolescente e le ragnatele create da Peter stesso. 
Piccoli particolari che insieme ad altri rispettavano il fumetto.


In sintesi , Spiderman è un bel film, da vedere per passare un po' di tempo, ma che a mio parere non è riesce a catturare particolarmente l'attenzione dello spettatore.

giovedì 5 luglio 2012

Egon Project






Egon Project è il prodotto delle esperienze musicali di un unico artista che concretizza le sue idee trasformandole in musica, occupandosi di ogni strumento, ispirandosi e imparando dai grandi della sfera musicale quali Handrix, Led Zeppelin, Guns n' roses , Beatles, Rolling Stone, Queen, Battisti, Vasco Rossi, etc etc. Appassionato al rock in tutte le sue sfumature inizia a suonare con vari gruppi. 

Importante l’esperienza negli anni ‘94/’98 come chitarrista in una delle cover band più importanti dei Guns ‘n Roses, che susciterà l’interesse di molti locali e di varie radio della capitale. 


Le varie esperienze continuano e lo scambio di informazioni con altri gruppi lo porta all'appassionarsi ad altri stili musicali e soprattutto ad altri strumenti cosi oltre all'innamoramento incondizionato per il blues ed il rock n' roll comincia ad avvicinarsi alle varie influenze pop funky e jazz. Comincia così a collaborare con molti gruppi della scena locale scrivendo ed arrangiando molti dei loro brani ed anche per questo decide di iscriversi a scuole importanti per studiare con i migliori insegnanti: infatti prima si iscrive all' UM di Roma e poi alla Percento Musica avendo la possibilità di studiare con i più bravi maestri tra cui Franco Ventura, Fabio Zeppetella, Massimiliano Rosati , Umberto Fiorentino etc etc. 


Alla Percento Musica conosce due dei 4 musicisti che andranno a comporre da qui a breve i Minimalia di cui si possono ascoltare ancora molti singoli in rete come ad esempio Cambierò singolo ora riproposto anche dagli Audiomagazine. 
Nel frattempo partecipa ad un progetto importante come chitarrista degli Zenyatta, una delle tribute band dei Police più acclamate in Italia, suonando in locali molto importanti come il Rolling Stone di Milano


Contemporaneamente prosegue con i suoi studi e le sue sperimentazioni arrivando a creare un mix accattivante di rock e influenze elettroniche svelando un suo stile che andrà raffinandosi col tempo. 


Questa sua determinazione lo porterà a farsi notare ulteriormente nei giusti ambienti, permettendogli di partecipare a progetti come il Tim tour dove riscuoterà grande consenso di critica e pubblico in cui viene girato il video live di “Quello che cercavi in me uno dei singoli del mini ep di presentazione. 



Ep in cui si assapora quel mix che trasforma le varie canzoni in un collante piacevole all'ascolto ed originale per il sound. Contemporaneamente suona la chitarra per Miguel Bosè per alcune apparizioni italiane come il Wind Music Awards e partecipa a varie trasmissioni musicali televisive sia in Mediaset che in Rai come chitarrista di vari ospiti. 

Attualmente la ricerca stilistica di questo artista continua e lo vede impegnato in nuovi progetti musicali.





Link di Facebookhttp://www.facebook.com/egonproject